La transizione da un’economia di prodotto a un’economia dei servizi è uno dei temi caldi dell’industria 4.0.
E proprio attorno a questo tema si è sviluppato il progetto SBDIO I4.0, i cui risultati sono stati presentati nel pomeriggio di mercoledì 20 ottobre presso il Competence Center BI-REX a Bologna.
Il progetto SBDIO I4.0, partito nel 2019 per contribuire allo sviluppo della digitalizzazione dei processi, produttivi e non, è nato con l’obiettivo di ideare e progettare una piattaforma che, attraverso un innovativo approccio basato su tecniche di Artificial Intelligence e Machine Learning applicate a Big Data, consentisse alle aziende una doppia servitizzazione sia in termini di processo di produzione (all’interno della fabbrica, IN) che di post vendita (fuori dalla fabbrica, OUT). SBDIO I4.0 è cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (POR FESR 2014 – 2020) e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).
L’evento organizzato nella sala formazione di BI-REX ha visto anche gli interventi della dott.ssa Marina Silverii, direttore di ART-ER, di Daniela Ferrara, dirigente responsabile del coordinamento e dell’attuazione dei programmi POR FESR e FSE della Regione Emilia-Romagna, dei Prof. Antonio Corradi e Massimo Carnevali, rispettivamente presidente e manager del Clust-ER Innovate, e di Stefano Cattorini, direttore generale Bi-Rex.
Dopo due anni di intenso lavoro di ricerca, tutti i soggetti coinvolti nel progetto hanno avuto la possibilità di relazionare – sia in presenza che in diretta streaming – sul proprio ruolo e sui risultati ottenuti in questo percorso condiviso.
Il progetto, infatti, ha visto la partecipazione di 5 laboratori di ricerca industriale della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, che appartengono a tre Atenei e un Centro di Ricerca, e di sette importanti imprese.
Si tratta dei laboratori CIRI ICT (capofila del progetto) e CIRI MAM dell’Università di Bologna, di MechLav dell’Università degli Studi di Ferrara, di AIRI dell’Università di Modena e Reggio Emilia e del Consorzio T3Lab.
Le realtà coinvolte nel progetto sono Carpigiani, Cineca, Gea Procomac, Imola Informatica, Injenia, ItalianaSoftware e Sacmi.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del nostro progetto, soprattutto per le sinergie che siamo riusciti a generare tra i laboratori coinvolti e i laboratori e le aziende – è il commento del prof. Luca Foschini, responsabile scientifico del laboratorio capofila CIRI ICT dell’Università di Bologna –. SBDIO I4.0 parte dalla constatazione delle peculiarità del nostro territorio regionale, da sempre terreno attento all’innovazione per aziende dei settori automazione, meccanica e ICT. In questo contesto siamo riusciti a creare degli strumenti innovativi in grado di assistere e supportare le aziende del territorio nella transizione da una economia di prodotto a una economia di servizio, sia per quanto riguarda i processi di produzione all’interno della fabbrica che per i processi post-vendita“.
Per ulteriori informazioni sul progetto: www.sbdioi40.it.
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